Benvenuti alla scoperta della Crescionda, un dolce radicato nella tradizione di Spoleto, tipico del periodo di Carnevale ma amato tutto l’anno. La sua ricetta, tramandata da generazioni, si basa su ingredienti comuni e permette di trasformare il pane secco in un capolavoro dolce. La consistenza soffice e cremosa, simile a quella di un budino, accarezza il palato con sapori nostalgici che evocano tempi passati. Esistono molte ricette della Crescionda, questa variante, integra sapientemente amaretti, aggiungendo un tocco moderno a questa prelibatezzaantica. La Crescionda è un esempio eccellente di sostenibilità alimentare. La sua ricetta si basa sull’idea di ridurre gli sprechi e riutilizzare ingredienti. Il suo utilizzo del pane secco rappresenta un modo intelligente per evitare lo spreco di cibo, trasformando qualcosa che altrimenti sarebbe stato scartato in un delizioso dolce. Inoltre, l’aggiunta di ingredienti come la scorza di limone, la cannella e il cioccolato fondente consente di dare nuova vita a ingredienti comuni, valorizzandoli in un modo che rende il dolce irresistibile. La capacità di adattare la ricetta a ingredienti disponibili o in eccedenza rende la Crescionda non solo deliziosa ma anche flessibile e sostenibile. Infine, l’uso del latte di capra rappresenta un’alternativa sostenibile al latte di mucca, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale attraverso scelte alimentari più consapevoli.
Per iniziare grattugiate il cioccolato fondente, frullare il pane secco e sbriciolare gli amaretti. Poi mescolate insieme tutti gli ingredienti secchi compresi farina, cannella e buccia di limone, unite il latte e otterrete un composto abbastanza liquido.
Infine sbattete le uova con lo zucchero fino a ottenere una crema spumosa e amalgamate all’impasto precedentemente ottenuto.
Rivestire la teglia con un foglio di carta forno, versare il composto e cuocere per 40 minuti a 180 gradi. Fate raffreddare prima di servirla.